Disinganni senili di Anselmo Secòs di Gorret Daniele - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Disinganni senili di Anselmo Secòs

  • Autore: Gorret Daniele
  • Editore: Pequod
  • Isbn: 9788860681300
  • Categoria: Letteratura italiana: testi
  • Numero pagine: 162
  • Data di Uscita: 26/07/2018
  • Collana: Pequod
15,00 €
Esaurito

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Dopo quelli intitolati alle Malattie infantili ed agli Errori giovanili, questo libro chiude la trilogia che l'autore ha dedicato al suo valoroso antieroe Anselmo Secòs, ora martire dei propri estremi disinganni. Il protagonista - qui seguito dai quarant 'anni alla morte - ribadisce i tratti distintivi che il lettore già conosce: assoluta inettitudine alla vita (specialmente nelle sue forme "moderne"), solitudine tra gli umani suoi "simili", vicinanza e quasi trapasso al mondo dei "nonumani". Se mai, tali caratteri vengono condotti agli ultimi effetti dall'avanzare dell'età, a conferma della natura "contro" (contro l'omologazione, contro la norma dei più) propria della sua indole e del suo destino. E questo in situazioni ed episodi dal sapore spesso tragicomico, penosi e sulfurei insieme, commoventi e grotteschi. Da inetto timido e gentile Anselmo affronta i suoi doveri di insegnante, le beffe dei colleghi, la convivenza con la madre inferma, le maldicenze dei compaesani, l'odio del fratello, la propria vecchiaia con il corteo dei suoi mali. Ma affronta anche - con gioia e infinito amore - il mondo altro delle altre creature: umili oggetti, piante, monti, boschi, animali, uomini umiliati perdenti o solitari... Così, la fine di Anselmo è quella che gli si addice: quasi si trattasse di ridurre di un'unità (la sua!) il peso che il pianeta sopporta per l'umana presenza su di esso, il protagonista vive la propria morte come un volontario e volenteroso "togliere il disturbo" a Madre Terra tanto lordata ed affaticata. La forza della scrittura "leopardiana" di Gorret - sempre in bilico tra stupefazione infantile, tensione lirica e respiro metafisico - conforta il sospetto che Anselmo Secòs altro non sia che una metafora viva del Poeta inevitabilmente marginale nelle nostre società del Profitto e del Consumo ed esule nel mondo contemporaneo così ostile alla sua voce ed alla sopravvivenza stessa di Poesia.

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